riforma delle regioni agrarie

Le regioni agrarie, risalenti all’ordinamento circoscrizionale geo-agrario effettuato nel 1958 con finalità statistiche, intendono raffigurare suddivisioni territoriali omogenee costituite da comuni confinanti, all’interno della stessa provincia, i cui terreni dovrebbero caratterizzarsi per continuità naturale e geomorfologica (clima, geologia, rilievo ecc.) e utilizzazioni agricole similari. Esse rappresentano uno dei livelli territoriali utilizzati dall’Istat per l’acquisizione di dati statistici economici in campo agricolo.

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